Ogni anno mi reco nelle scuole genovesi per il giorno della memoria. E' una promessa che ho fatto alla mia amica Liana Millu (giornalista e scrittrice) n° A5384 sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti (Auschwitz-Birkenau). Oltre ad un documentario da visionare porto con me sempre una lista di libri dedicati alla Shoah e all'Olocausto. Quest'anno nessuna scuola mi ha invitato la situazione della guerra ha congelato anche la memoria.
Leggendo il tuo ultimo paragrafo mi fai ricordare tornare in mente di quando gli ex internati non dovevano raccontare i Lager perché tanto alla gente non interessava sapere ciò che accadeva là dentro. Persino Einaudi non pubblicò il libro di Levi, si dovette aspettare anni dopo, fine anni 50, affinché fosse pubblicato e finalmente conosciuto e letto dal mondo. Mi sa che qui si sta ripetendo la stessa storia. I ragazzi di oggi non devono sapere... solo così obbediranno. La scuola, ahimè, la scuola che non fa il suo dovere...
Nei libri di storia scolastici si raccontano le gesta dei potenti, di chi ha avuto la fortuna di sedere su un trono... Mai piaciuta quella storia, preferisco quella della gente comune, delle società, cosa facevano i cittadini mentre c'era una guerra... I libri di storia delle mie scuole medie avevano le pagine distinte tra pari e dispari: nelle dispari la storia "da studiare", nelle pari articoli e testi sulla vita dell'epoca. Ovviamente nel programma didattico c'erano soltanto le pagine dispari... 🙄
Infatti noto che tanti, anche bloggers, conoscono la storia dei potenti ma non quella del popolo. Eppure basterebbe aprire un po' il cervelletto e fare ricerche. Es il risorgimento italiano...
Ogni anno mi reco nelle scuole genovesi per il giorno della memoria. E' una promessa che ho fatto alla mia amica Liana Millu (giornalista e scrittrice) n° A5384 sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti (Auschwitz-Birkenau). Oltre ad un documentario da visionare porto con me sempre una lista di libri dedicati alla Shoah e all'Olocausto. Quest'anno nessuna scuola mi ha invitato la situazione della guerra ha congelato anche la memoria.
RispondiEliminaLeggendo il tuo ultimo paragrafo mi fai ricordare tornare in mente di quando gli ex internati non dovevano raccontare i Lager perché tanto alla gente non interessava sapere ciò che accadeva là dentro. Persino Einaudi non pubblicò il libro di Levi, si dovette aspettare anni dopo, fine anni 50, affinché fosse pubblicato e finalmente conosciuto e letto dal mondo. Mi sa che qui si sta ripetendo la stessa storia. I ragazzi di oggi non devono sapere... solo così obbediranno. La scuola, ahimè, la scuola che non fa il suo dovere...
EliminaNei libri di storia scolastici si raccontano le gesta dei potenti, di chi ha avuto la fortuna di sedere su un trono... Mai piaciuta quella storia, preferisco quella della gente comune, delle società, cosa facevano i cittadini mentre c'era una guerra...
RispondiEliminaI libri di storia delle mie scuole medie avevano le pagine distinte tra pari e dispari: nelle dispari la storia "da studiare", nelle pari articoli e testi sulla vita dell'epoca. Ovviamente nel programma didattico c'erano soltanto le pagine dispari... 🙄
Infatti noto che tanti, anche bloggers, conoscono la storia dei potenti ma non quella del popolo. Eppure basterebbe aprire un po' il cervelletto e fare ricerche. Es il risorgimento italiano...
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