Ho preso da tempo le distanze da chi ironizzava sul mio veganesimo sostenendo che non potevo dimostrare che una pianta o un ortaggio non soffrissero, dato che come umani e animali si riproducono, si nutrono, muoiono... 🙄
Io posso ancora capire che possano soffrire quando le sradichi, ma quando cogli un loro frutto non ci credo proprio. Non sanno più cosa inventarsi per denigrare le nostre scelte.
Loro ritengono il frutto un "figlio" della pianta, dato che contiene i semi... Quindi affettare una zucchina sarebbe come macellarla dopo averla uccisa staccandola dalla pianta. In tempi recenti ho studiato, per curiosità, la questione: le piante possiedono una rudimentale memoria istintiva, furono condotti degli esperimenti avvicinando una fonte di calore e poi bruciandone una foglia... Collegando degli elettrodi, al successivo avvicinamento di una fonte di calore, la pianta reagiva in un modo simile a un attacco di panico, in modo sistematico; analogamente se veniva annaffiata dopo un periodo volutamente prolungato di secca, reagiva come se provasse relax. Ma fu esclusa la presenza di un "cervello diffuso" su tutta la pianta, tale che percepisse il dolore o il piacere... Esperimenti di Cleve Backster, se ti interessa...
Ho preso da tempo le distanze da chi ironizzava sul mio veganesimo sostenendo che non potevo dimostrare che una pianta o un ortaggio non soffrissero, dato che come umani e animali si riproducono, si nutrono, muoiono... 🙄
RispondiEliminaIo posso ancora capire che possano soffrire quando le sradichi, ma quando cogli un loro frutto non ci credo proprio. Non sanno più cosa inventarsi per denigrare le nostre scelte.
EliminaLoro ritengono il frutto un "figlio" della pianta, dato che contiene i semi... Quindi affettare una zucchina sarebbe come macellarla dopo averla uccisa staccandola dalla pianta.
EliminaIn tempi recenti ho studiato, per curiosità, la questione: le piante possiedono una rudimentale memoria istintiva, furono condotti degli esperimenti avvicinando una fonte di calore e poi bruciandone una foglia... Collegando degli elettrodi, al successivo avvicinamento di una fonte di calore, la pianta reagiva in un modo simile a un attacco di panico, in modo sistematico; analogamente se veniva annaffiata dopo un periodo volutamente prolungato di secca, reagiva come se provasse relax. Ma fu esclusa la presenza di un "cervello diffuso" su tutta la pianta, tale che percepisse il dolore o il piacere... Esperimenti di Cleve Backster, se ti interessa...
Lessi anche io un qualcosa. Non possedendo un cervello, non possono di certo sentire dolore. Cosa che invece capita agli animali.
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